Cesare, stagnino romano di cinquantatré anni, assiste alla morte di un coetaneo in tram. Da quel momento crede di avere i giorni contati, quindi, lascia il lavoro, cercando di recuperare il tempo perduto come meglio può. Più aperto nei confronti delle persone, si mescola alla gente in spiaggia, frequenta gli amici, cerca di riavvicinare una vecchia fiamma, torna a visitare il paese di origine. Dopo essere stato quasi coinvolto nella simulazione di un incidente tranviario, torna a fare il suo vecchio mestiere.