Giove, desiderando godersi una piccante avventura sulla terra, vi manda intanto in avanscoperta il fido Mercurio. In base alle notizie fornitegli dal suo messaggero, Giove decide di assumere le sembianze dell'on. Sartori, uomo politico sposatosi il giorno stesso, per trascorrere alcune ore accanto alla di lui giovane moglie, Lia. Sceso sulla terra, Giove nota la bellezza delle giovani mortali, che vi prosperano, e se ne compiace; mentre Giunone, avvertita dalla fedele Ebe, prepara la controffensiva. Anche Giunone scenderà sulla terra e troverà il modo di rendere vani i disegni del marito. Con le sue continue trasformazioni Giove riesce a sottrarsi ai pericoli, ai quali le sue tentate imprese lo espongono; ma non riesce però ad attuare i suoi piani. Quando crede finalmente di essere rimasto solo presso la bella Lia, s'accorge che la sua compagna è la sempre bella Giunone, alla quale ancora una volta tributa le lodi dovute alla di lei immortale beltà.